HANUSSEN

Hanussen

Foto di Hanussen

Erik Hanussen, nato Herschmann, Chaim, Steinschneider il 2 Giugno 1889 a Vienna, è stato un celebre mago e mentalista tedesco. noto per le sue incredibili capacità di predizione e lettura del pensiero ha aperto una nuova finestra sul mentalismo nel XX° secolo.

La sua vita affascinante e controversa si intreccia con gli eventi tumultuosi della Germania del XX° secolo, segnando il confine tra arte e politica.

 Avendo portato in scena uno spettacolo interamente dedicato a questa particolare branca della magia, non potevo non citare le gesta di questo “profeta” del mentalismo del  secolo scorso.

Riguardo il mio spettacolo, non esitate a dare uno sguardo alla pagina degli spettacoli ed a contattarmi qui.

I Primi Anni e l’Inizio della Carriera
Hanussen crebbe in una famiglia ebrea e mostrò fin da giovane un grande interesse per l’arte della magia. Nel 1910, dopo aver studiato vari trucchi di prestigio, iniziò a esibirsi come prestigiatore nei caffè e nei teatri di Berlino. La sua personalità carismatica e il suo talento per l’intrattenimento lo resero rapidamente popolare.

Nel 1920, Hanussen si reinventò come mentalista, adottando il nome d’arte di “Erik Hanussen”. Con il suo nuovo stile, che combinava illusioni con letture psichiche, conquistò un pubblico sempre più vasto. Le sue esibizioni si caratterizzavano per una forte componente di spettacolarità, spesso integrate con elementi di occultismo e spiritualismo. Infatti questo personaggio gli permise di attrarre l’attenzione di aristocratici e membri dell’alta società.

Successo e Controversie.
Nel 1925, Hanussen aprì il suo famoso cabaret “Palast der Wunder” (Palazzo delle Meraviglie) a Berlino, dove si esibiva in un mix di magia, cabaret e predizioni. Le sue performance includevano numeri di ipnosi e letture muscolari, sempre accompagnati da un’aura di mistero.

In questo periodo, Hanussen dichiarò di possedere il potere di leggere il futuro, e le sue affermazioni attiravano sia ammiratori che scettici.

Una delle sue predizioni più famose avvenne nel 1932, quando profetizzò l’incendio del Reichstag. Hanussen affermò che il governo avrebbe usato l’incendio come pretesto per aumentare il controllo sui cittadini.

Questo evento, che segnò una svolta decisiva nella politica tedesca, lo collocò sotto i riflettori e lo fece apparire come un profeta, aumentando la sua fama.

L’Incontro con il Nazionalsocialismo.
Hanussen non tardò a entrare in contatto con l’élite nazista. Era noto che avesse intrattenuto relazioni con vari esponenti del partito, incluso Joseph Goebbels.

La sua abilità nel manipolare le masse e prevedere eventi politici lo rese un personaggio ambivalente. Si narra che, durante una delle sue esibizioni, Hanussen esclamò: “Non è il destino a governarci, ma noi stessi possiamo guidarlo con la nostra volontà”.

Questa affermazione rifletteva il suo approccio non solo alla magia, ma anche alla vita.
Nonostante il suo legame con i nazisti, Hanussen rimase sempre un outsider.

La sua origine ebraica lo pose in una posizione precaria quando il regime intensificò le sue politiche antisemitiche. Anche se inizialmente sfruttò la sua fama per ottenere protezione, la situazione cambiò rapidamente.

Nel 1933, quando il partito nazista consolidò il potere, Hanussen fu costretto a fuggire da Berlino.

La Fine di una Leggenda.
Hanussen trovò rifugio a Praga, ma la sua fortuna era ormai svanita. Nella primavera del 1933, fu rapito e ucciso da agenti nazisti, un destino che molti attribuirono alla sua origine e alle sue connessioni scomode.

Si dice che il suo corpo sia stato sepolto in un luogo sconosciuto, un simbolo della sua vita vissuta nell’ombra.

La figura di Erik Hanussen ha suscitato interesse e mistero nel corso degli anni. La sua vita è stata oggetto di diversi libri e film, tra cui “Hanussen” (1988), in cui viene rappresentata la sua storia come un avvincente dramma di potere e magia.

“La notte dei maghi” di Walter Oberhuber (1989), tradotto in ialiano ed edito da “edizioni mediterranee”.

“Il mago di Hitler (2001) scritto da Mel Gordon e pubblicato da Mondadori.

Nonostante la sua tragica fine, Hanussen rimane una figura iconica nella storia della magia e del mentalismo. La sua abilità di intrattenere e affascinare il pubblico ha aperto la strada a molti artisti successivi.

Le sue esibizioni, caratterizzate da un perfetto equilibrio tra illusionismo e psicologia, hanno influenzato profondamente il panorama dell’intrattenimento.
Erik Hanussen non è solo ricordato come un prestigiatore, ma come un simbolo di un’epoca e delle sue complessità. La sua vita racconta una storia di talento, ambizione e, infine, tragedia, rimanendo impressa nella memoria collettiva di un’epoca segnata dalla lotta tra luce e oscurità.

Ci vediamo al prossimo articolo

Alain