Giuseppe Joseph Pinetti

Giuseppe Joseph Pinetti

Giuseppe Joseph Pinetti

Non è raro trovare nella nostra storia la traccia di personaggi che all’insaputa di tutti, hanno contribuito alla storia della moderna prestigiazione.
Giovanni Giuseppe Bartolomeo Vincenzo Merci nasce ad Orbetello nel 1750 da famiglia umile di locandieri.
Questo all’epoca precludeva l’accesso al mondo più importante e ricco della nobiltà.
Nonostante le sue origini, il nostro giovane futuro artista decide di intraprendere una carriera unica come quella della prestigiazione. Ha la faccia tosta, il coraggio e l’arroganza giusta.

A 20 anni lascia la Toscana per andare nella Roma del Vaticano. Siamo nel 1770, qui il suo nome diventa Giuseppe Joseph Pinetti. Con tale nome d’arte si esibisce in un teatro capitolino. La storia intorno a lui in quegli anni è molto presente con i suoi cambiamenti e sconvolgimenti politici e sociali.

Pinetti lascia l’Italia alla ricerca della fortuna.

nel 1781 si esibisce in Germania con uno spettacolo di 90 minuti. Dalla Germania passa alla Danimarca.

Risolta qualche noia fiscale per il non pagamanto di tasse sugli spettacoli, Pinetti riesce ad esibirsi anche presso la famiglia reale.

Torna in Germania con la fama aumentata dai complimenti reali. Pinetti decide allora di fregiarsi di titoli vari (millantati) al fine di acquisire prestigio agli occhi della nobiltà Europea.

il suo biglietto da visita dice: “Cavaliere Giovanni Giuseppe Pinetti Willedal di Merci, professore e dimostratore di fisica naturale, membro di varie accademie, pensionato alla corte di Prussia, Raccomandato da molti Re ePrincipi Europei, Cavaliere dell’ordine di S. Filippo, ingegnere-geografo, membro dell’accademia di Bordeaux, consigliere di S.A.S il Principe di Limbourg-Holstein, professore di matematica ecc…”

È il secolo dell’illuminismo Francese, della rivoluzione Americana con conseguente indipendenza dalla Gran Bretagna. La rivoluzione Francese cambierà la storia degli uomini e dei diritti umani per il futuro.
In quel periodo impera il concetto della scienza e delle scoperte.
Si sperimenta la mongolfiera, il sottomarino, i vaccini e molto altro.
La gente è fondamentalmente attratta da tutto quello che viene definito “scientifico”.
Ecco che di colpo molti prestigiatori decidono di proporsi come fisici, matematici, e maestri di varie scienze. Pinetti per primo sfrutta tale concetto.

Si fa di tutto pur di ottenere l’interesse e l’approvazione del loro pubblico.

In realtà Pinetti è uno sfacciato, geniale prestigiatore. Riesce con la sua “faccia tosta” ad intrattenere nobili e reali delle corti più importanti d’Europa.

Francia, Inghilterra, Germania e Russia.
Pinetti esagera, a volte a deve fuggire per evitare di finire invischiato in polemiche importanti e compromettenti.
In Germania Federico il grande Re di Prussia, irritato dallo sfarzo e dai modi di Pinetti, gli ordinerà di lasciare la città entro 24 ore.
Lui decide di lasciare la città attraversando contemporaneamente tutte le porte di accesso nello stesso momento.

Questo per sbeffeggiare ulteriormente il sovrano.

Pinetti veste abiti eleganti e sfarzosi, parla in maniera forbita e non manca mai di stringere relazioni con la nobiltà.
Una vita è breve ma intensa. La data ed il luogo di morte non sono certi ma si presume siano intorno al 1803/5 in Russia. Paese dove Pinetti va  nella speranza di trovare nuove situazioni lavorative per lui.

Il nostro mago si fa strada ovunque per portare i suoi spettacoli nelle corti.

Nel 1784 Pinetti incontra lungo il suo cammino
Henri Decremps Giurista e matematico Francese, che dedica una buona parte della sua vita a distruggere l’immagine di Pinetti agli occhi del mondo.

Decremps scrive 5 libri in cui svela tutti i segreti del mago spiegando che si tratta solo di “volgari” giuochi di prestigio e non veri esperimenti scientifici.
Forse la colpa di Pinetti sta proprio nel non essersi dichiarato artista prestigiatore ma bensì esperto di fisica ecc…
Cosa incredibile rimane però il fatto che attraverso le sue opere demolitrici, lo stesso Decremps sarà quello che lascerà la traccia storica scritta più importante sulle meraviglie di Pinetti. (Ironia della sorte).

Pinetti si potrebbe definire padre di molte discipline della prestigiazione moderna.

Si esibisce in spazi ed ambienti ridotti quali saloni e piccoli teatri (a volte grandi) utilizzando carte, monete, fazzoletti, anelli e cose prese in prestito.
Il suo modo di esibirsi fa pensare oggi alla magia da salone (parlour magic), alla magia ravvicinata (Close Up magic), alla cartomagia ed al Mentalismo.
Tra i suoi effetti più famosi troviamo la carta scelta trafitta da un colpo di pistola e fissata nel muro, il piccione che muore quando viene colpita la sua ombra. Ed ancora, il bouquet di fiori che fiorisce in mano, l’anello preso in prestito che viene sparato da una pistola ed appare sul becco di una tortora chiusa in una scatola precedentemente esaminata.
Insomma Pinetti sicuramente fa la storia della magia del XVIII° secolo con le sue prodezze e noi oggi ne siamo orgogliosi ed onorati.
Grazie a lui oggi la magia viene vista come uno spettacolo di qualità e prestigio e viene apprezzata in tutti i contesti.
Di recente la “Florence art” ha pubblicato il libro scritto da Alex Rusconi dal titolo“Pinetti l’illusionista che nobilitò l’arte magica” in cui viene illustrata una dettagliata biografia di questo controverso personaggio.

Ci vediamo al prossimo articolo

Alain