1700 Giuseppe Joseph Pinetti

Giuseppe Pinetti

Non è raro ritrovare nella nostra storia e cultura popolare, la traccia di personaggi che all’insaputa di tutti (o quasi), hanno contribuito alla storia della moderna prestigiazione.
Giuseppe Pinetti nasce nel 1750 ad Orbetello figlio di una famiglia umile.
Questo all’epoca precludeva l’accesso al mondo più importante e ricco della nobiltà.
Nonostante le sue origini, il giovane Pinetti decide di intraprendere una carriera artistica unica come quella della prestigiazione.
Siamo in un periodo storico di grandi innovazioni e cambiamenti.

È il secolo dell’illuminismo Francese, della rivoluzione Americana con conseguente indipendenza dalla Gran Bretagna, della rivoluzione Francese che cambierà la storia degli uomini e dei loro diritti per il futuro.
In quel periodo impera il concetto della scienza e delle scoperte.
Si sperimenta la mongolfiera, il sottomarino, i vaccini e molto altro.
In questo periodo la gente è fondamentalmente attratta da tutto quello che viene definito “scientifico” e da tutti coloro i quali si definiscono “scienziati o professori”.
Ecco che di colpo molti prestigiatori (in seguito) decideranno di proporsi come fisici, matematici, e maestri di varie scienze al fine di ottenere l’interesse e l’approvazione del loro pubblico.
Pinetti, precursore, al suo nome opportunamente cambiato in “Joseph Pinetti”, assocerà una serie di titoli e riconoscimenti vari di natura scientifica rilasciati da vari organi internazionali veri o inventati.
In realtà Pinetti è solo un bravissimo e geniale prestigiatore del suo periodo. Riesce con la sua “faccia tosta” ad intrattenere nobili e reali delle corti più importanti d’Europa. La Francia, l’Inghilterra, la Germania e la Russia.
Purtroppo tutto avviene in un periodo storico di grandi cambiamenti sia a livello politico che sociale, quindi lo stesso Pinetti si trova a volte a dover fuggire per evitare di finire invischiato in polemiche importanti e compromettenti.
In Germania Federico il grande Re di Prussia, irritato dallo sfarzo e dai modi di Pinetti, gli ordinerà di lasciare la città entro 24 ore.
Pinetti allora, per tenere alta la sua immagine decide di lasciare la città attraversando contemporaneamente tutte le porte di accesso nello stesso momento. Questo per sbeffeggiare ulteriormente il sovrano.

A lui viene di diritto riconosciuto di aver portato la magia dalle esibizioni nelle piazze e nelle fiere di paese, ai teatri ed ai salotti nobiliari dell’epoca.

Pinetti veste abiti eleganti e sfarzosi, parla in maniera forbita e non manca mai di stringere relazioni con la nobiltà.
La sua vita sarà breve ma intensa, la data ed il luogo di morte non sono certi ma si presume siano intorno al 1803/5 in Russia, paese dove si recherà nella speranza di trovare nuove situazioni lavorative per lui.

Come in tutte le epoche, a discapito di tutti i grandi della storia magica, anche Pinetti avrà il suo antagonista cattivo.
Henri Decremps, giurista e matematico Francese, dedicherà una buona parte della sua vita a distruggere l’immagine di Pinetti agli occhi del mondo.
Purtroppo come spesso accade, coloro i quali non sono in grado di esibirsi ed ottenere successi attraverso l’esibizione della loro arte, preferiscono fregiarsi del diritto di esporre le altrui qualità e capacità. Quello che ancora oggi accade attraverso il web ed i social come YouTube ecc…

All’epoca Decremps scrive 5 libri in cui svela tutti i segreti di Pinetti spiegando che si tratta solo di “volgari” giuochi di prestigio e non veri esperimenti scientifici.
Forse la colpa di Pinetti sta proprio nel non essersi dichiarato artista prestigiatore ma bensì esperto di fisica.
Cosa incredibile rimane però il fatto che attraverso le sue opere demolitrici, lo stesso Decremps sarà quello che lascerà la traccia storica scritta più importante sulle meraviglie di Pinetti.

Pinetti si potrebbe definire padre di molte discipline della prestigiazione moderna, in fondo si esibisce in spazi ed ambienti ridotti quali saloni e piccoli teatri (oltre ai grandi) utilizzando carte, monete, fazzoletti, anelli e cose prese in prestito.
Ne consegue l’idea che il suo modo di esibirsi abbia dato origine alla magia da salone (parlour magic), alla magia ravvicinata (Close Up magic), alla cartomagia ed al Mentalismo.
Tra i suoi effetti più famosi troveremo la carta scelta colpita da un colpo di pistola e fissata nel muro, il piccione che muore quando viene colpita la sua ombra, il bouquet di fiori che fiorisce in mano, l’anello preso in prestito che viene sparato da una pistola ed appare sul becco di una tortora chiusa in una scatola precedentemente esaminata.
Insomma Pinetti sicuramente ha fatto la storia della magia del XVIII° secolo con le sue prodezze e noi oggi ne siamo orgogliosi ed onorati.
Grazie a lui oggi la magia viene vista come uno spettacolo di qualità e prestigio e viene apprezzata in tutti i contesti.
Di recente la “Florence art” ha pubblicato un libro scritto da Alex Rusconi dal titolo“Pinetti l’illusionista che nobilitò l’arte magica” in cui viene illustrata una dettagliata biografia di questo controverso personaggio.

Ci vediamo al prossimo articolo

Alain