La magia di Robert Houdin
Il XIX° secolo segna un periodo di svolta nel mondo della magia. La porta era stata aperta nella seconda metà del secolo precedente dal grande “Giuseppe Joseph Pinetti”. Il mago che aveva tolto la magia dalle strade e dalle piazze con le fiere di paese per portarla nei salotti e nelle corti dei vari stati Europei.
Nel 1805 nasce a Blois Jean Eugène Robert Houdin.
Figlio di un artigiano orologiaio, il giovane Houdin ha in se la passione per la meccanica e l’orologeria. Questo gli permetterà di creare nel tempo oggetti unici e incredibili per l’epoca. Orologi, automi e marchingegni vari che torneranno molto utili e stupefacenti nel momento in cui inizierà ad esibirsi come prestigiatore con un pubblico vero.
Il giovane Houdin incontra la magia per caso a seguito di un errore.
Nell’acquistare due volumi dedicati alla meccanica dell’orologeria, scoprirà a casa che per errore si tratta di due volumi dedicati all’arte magica. (Dictionnaire Encyclopedique des Amusemens des Sciences (1792) di Lacombe).
Incuriosito dalla cosa decide di iniziare a studiare questi libri e ad allenarsi al fine di migliorare la sua tecnica manipolatoria.
È ossessionato dalla tecnica manipolatoria quindi dedica molto tempo all’allenamento e l’esercizio, cose fondamentali per un prestigiatore che si rispetti.
In fondo la magia o prestigiazione che dir si voglia, basa tutto (o quasi) sull’aspetto tecnico. La manipolazione che permette di simulare un autentico atto magico agli occhi del pubblico.
Robert sempre più attratto e preparato decide di esibirsi davanti ad un pubblico. I suoi primi spettacoli saranno in eventi privati, feste ecc…
Segno evidente che, già nel 1800 la magia veniva gradita ed apprezzata nella sua forma ravvicinata. Il contatto diretto con pubblico che, oggi più che mai gradisce questo tipo di esibizione.
Si potrebbe quindi parlare già da allora di magia da salone (parlour magic) e magia da vicino (Close Up magic). Ancora oggi sono tra le tipologie di spettacolo più richieste negli eventi quali feste private, convention e fiere aziendali.
(clicca qui per vedere le mie proposte riguardo questo tipo di spettacolo).
Il giovane Roberet Houdin inizia ad avere riscontri positivi ed a guadagnare dalle sue performances. I suoi profitti derivanti dalla sua attività di artigiano orologiaio, gli permettono inoltre di crearsi un suo spazio personale dedicato allo spettacolo magico.
Con l’aiuto di un nobile che lo finanzierà, il 3 Luglio 1845 va in scena il suo spettacolo “soirées fantastique”.
Dal punto di vista di Houdin, lo spettacolo sarà un fallimento. Lo stress di affrontare un pubblico vero per tutta la durata dello show lo rende nervoso ed insicuro.
Houdin è tentato di rinunciare a tutto, ma per fortuna un suo amico lo dissuade e lui continua ad esibirsi. Il suo spettacolo (insieme a Bosco) diventerà il più popolare nella Parigi della metà del 1800.
Negli anni Robert Houdin crea delle autentiche meraviglie ancora oggi uniche nel loro genere. Orologi magici, automi, ed effetti magici unici nel loro genere.
(Personalmente ho avuto il piacere e l’onore di vedere alcuni pezzi di Houdin nella meravigliosa collezione di “John Gaughan”durante un incontro nel suo laboratorio-museo).
Tra le grandi innovazioni magiche di Houdin possiamo trovare, l’albero delle arance, la sospensione eterea, la seconda visione, Antonio Diavolo e molte altre.
Sempre a cavallo delle moderne scoperte e degli interessi del periodo storico, Houdin intrattiene il suo pubblico con le sue meraviglie. Nel 1856, Napoleone III chiede a Houdin (ormai ritirato dalle scene) aiuto per gestire una ribellione in Algeria.
Houdin fu presentato alle tribù ribelli come un potente stregone in grado di eseguire importanti sortilegi.
L’esito fu decisamente positivo e la Francia riuscì a ripristinare l’ordine delle cose nella colonia Nord Africana.
Non sarà questa l’unica volta in cui la presenza di un mago tornerà utile alle forze armate nel corso di guerre.
In un altro articolo parleremo di “Jasper Masqueline” e del suo contributo durante la seconda guerra mondiale in Africa Settentrionale.
Robert Houdin ci lascia nel 1871 ed i suoi eredi non seguiranno molto il suo percorso.
Il suo teatro verrà venduto dalla vedova di suo figlio Emile ed acquistato da George Méliès nel 1888.
Méliès si esibirà per un breve periodo, sperimentando (tra le altre cose) i suoi primi approcci legati al cinematografo ed ai possibili effetti speciali attuabili.
Il nome di Robert Houdin sarà anche fonte d’ispirazione del grande Houdini (Ehrich Weisz) per il suo nome d’arte.
Oggi a Blois è possibile visitare la casa museo di Robert Houdin dove troviamo una collezione di suoi oggetti e possiamo assistere a spettacoli di magia attraverso prestigiatori contemporanei.
Ci vediamo al prossimo articolo
Alain